“Open source” e “software libero” NON sono la stessa cosa

Sia nelle riviste, sia online compare sempre il termine "open source"
spesso associato un poco a tutto e confuso con "software libero".
Qualcuno pensa che siano la stessa cosa, altri invece non sanno di che
si tratta.

Il software libero
e’ sempre esistito. Una volta le universita’ e i singoli programmatori
avevano la prassi consolidata di scambiarsi il codice sorgente in uno
spirito di mutua collaborazione e creativita’. Questa condivisione di
codice migliorava i programmi, ne correggeva rapidamente gli errori e
li dotava di nuove inaspettate funzionalita’.
Quando le prime aziende di informatica negli anni ’60 hanno iniziato a
commerciare programmi hanno scelto di applicare a questi licenze
restrittive che ne impedivano la copia e condivisione. Un hacker
statunitense del MIT chiamato Richard Stallman decise allora di
scrivere un sistema operativo il cui codice sorgente fosse libero in
modo che tutti potessero avere gli stessi diritti e lo stesso
controllo: migliorarlo, imparare la programmazione, condividerlo,
correggerlo, ecc. come si era sempre fatto prima. Voleva in pratica
riportare in vita la sana pratica di mutua collaborazione e supporto
che da sempre esisteva tra i programmatori.
Nacque cosi’ un sistema operativo libero chiamato GNU.
Dopo molti anni il sistema era quasi completo ma mancava di un pezzo
fondamentale: il kernel. Nel 1991 uno studente finlandese di nome Linus
Torvalds scrisse un kernel per suo diletto (just for fun) e in seguito
decise di renderlo libero. L’unione di questo kernel (chiamato Linux)
nel sistema GNU lo ha reso completo e funzionante. La scelta di
chiamarlo GNU/Linux invece di GNU e’ dovuta alla volonta’ dei programmatori GNU di dare credito al lavoro fatto da Torvalds.

Dopo alcuni anni le aziende erano venute a conoscenza del sistema
operativo GNU/Linux ma faticavano ad accettarlo per via dell’ambiguita’
del termine inglese "free" (libero ma anche gratuito). Dicevano "come
puo’ funzionare bene se e’ gratis?".
Per questo motivo due hacker chiamati Eric Raymond e Bruce Perens
hanno cercato di migliorare questo problema fondando un nuovo movimento
chiamato "Open Source" (trad. "codice sorgente aperto") per eliminare
l’ambiguita’ del termine "free".
Il problema e’ che le aziende (e purtroppo moltissimi utenti) hanno
iniziato a dimenticarsi dello scopo principale per cui il sistema
GNU/Linux era nato: dare la liberta’ a tutti i suoi utenti. Hanno
iniziato a propagandare i vantaggi pratici (il fatto che il codice
fosse aperto) al posto della liberta’. Qualcuno pensa che il fatto che
il codice sia aperto garantisca la liberta’ ma se utilizzassi il
modello di sviluppo a codice aperto per creare un programma che limiti
le liberta’ degli utenti (questo puoi farlo, quest’altro no)? Visto che
il codice e’ aperto qualcuno potrebbe ridare loro le liberta’ su quel
programma ma non e’ cosi’ semplice da fare.

Per questo motivo e’ scorretto parlare di "open source" quando si parla
di GNU/Linux. Il movimento che ha dato origine al sistema operativo,
che tutt’oggi lo sviluppa, promuove e diffonde e’ il movimento del software libero di cui faccio parte.

Vi prego di diffondere questo articolo e correggere questa inesattezza quando la incontrate nei blog, nei siti o negli articoli.

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