FSF annuncia criteri per sponsorizzazione hardware

La FSF annuncia i criteri per sponsorizzare hardware libero, un grande passo avanti per il supporto alle distribuzioni completamente libere che andrebbero scelte per chi ancora è attaccato alle vecchie Debian, Ubuntu, Gentoo che non hanno a cuore la libertà degli utenti ma solo la quantità.  Dalla nostra mailing list Graziano Sorbaioli scrive:

"Finalmente pubblico l'elenco di criteri necessari per ottenere l'appoggio
di FSF su un prodotto hardware:

http://www.fsf.org/news/endorsement-criteria

A prima vista possono sembrare restrittivi all'occhio inesperto ma se
fingete di essere un'azienda che vuole sfruttare l'appoggio di FSF per
farsi pubblicita' per poi promuovere un prodotto non completamente libero o
altri suoi prodotti vedrete che tutto torna.

E' un po' lo stesso discorso che vale per i firmware, le estensioni e gli
addon di software quali openoffice e i vari  mozilla.

Molti vedono male questa cosa delle distribuzioni completamente libere di
eliminare il "suggerimento" di cose non libere da parte di programmi
liberi. "Deve essere l'utente a decidere" dicono.

L'utente inesperto pero' si fida della distribuzione (sono nate apposta,
prima si faceva a mano) e una qualsiasi distribuzione di GNU deve garantire
come minimo lo scopo del progetto GNU.

QUESTO:
http://www.gnu.org/gnu/initial-announcement.it.html

Anche qui tutto torna se per un momento si vestono i panni di una azienda
che vuole inserire software proprietario nel nostro computer a tutti i
costi sfruttano la fama e la buona fede di un programma libero.

Questo elenco segna un importante passo avanti. 
Abbiamo distribuzioni di GNU/Linux completamente libere.

E' ora di liberare anche l'hardware."
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4 risposte a FSF annuncia criteri per sponsorizzazione hardware

  1. Santos-Dumont scrive:

    Auguro la miglior sorte a questa iniziativa, ma francamente sperare che in un’economia di mercato basata sulla competizione all’ultimo sangue le aziende spendano fortune in ricerca e sviluppo, donando poi tutto alla comunità, é come scrivere lettere a Babbo Natale. Un modello di sviluppo hardware compatibile con la filosofia dell’hardware libero dovrebbe basarsi sulla ricerca condotta in enti pubblici e finanziata con denaro pubblico, il che non si sposa certamente col modello capitalista. Non a caso lo Yeelong é venuto fuori da un’economia che, sebbene revisionista agli occhi dei marxisti più sfegatati, evidentemente mantiene ancora qualche vestigia del passato.

  2. Davide Valenti scrive:

    Mah, sono dell’idea che il cambiamento parte dal basso, un azienda è interessata al profitto (è lo scopo per cui è nata), di conseguenza bisogna educare chi abbiamo attorno a compiere scelte di coscienza, non dobbiamo delegare questo ai produttori di hardware in quanto saranno interessati a distribuire schemi, documentazione, driver e firmware quando il popolo avrà a cuore la sua libertà.

  3. Pingback: FSF e hardware libero – Altertux-blog

  4. Federico L. scrive:

    Assolutamente necessario qualche link a prodotti hardware con PRE-INSTALLATO firmware e software veramente liberi, solo i volumi di vendita possono accelerare verso l’adozione del modello libero da parte del grande pubblico che pensa che i computer nascano con la faccia a finestre di Redmond.

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